EMD SD45-2 locomotiva diesel digitale DCC/Sound
Breve storia.
Derivata dalla precedente SD45, la locomotiva EMD SD45-2 diesel-elettrica a 6 assi, quindi con rodiggio C-C, aveva un aspetto leggermente diverso rispetto alla sua antenata, soprattutto nella parte posteriore della carrozzeria e la principale differenza visiva è la l'assenza di radiatori svasati). Costruita tra il 1972 e il 1974 in soli 136 esemplari, la SD45-2 faceva parte della linea EMD Dash-2. La nuova motrice utilizzava lo stesso motore prodotto dalla General Motors, il modello 645E3 a 20 cilindri con una potenza di 3.600 HP. Il motore, potente e affidabile, equipaggerà anche la serie SD40-2 solo qualche anno dopo. Questo è il motivo principale per cui furono vendute poche locomotive della serie SD45-2 (la SD40-2 era simile ma leggermente più piccola e leggera, con miglioramenti in molte parti funzionali e quindi più appetibile sul mercato).
La principale compagnia ferroviaria americana utilizzatrice della SD45-2 è stata l'Atchison Topeka & Santa Fe RR con 90 unità, poi passate in toto alla succedente Burlington, Northern & Santa Fe (BNSF). Tra le poche altre acquirenti segnaliamo la Clinchfield con 18 unità, la Seaboard Coast Line che impiegava 15 unità e la Erie Lackawanna che aveva acquistato 13 nuove locomotive nel 1972, poi ereditate dalla Conrail. Attualmente, in servizio rimangono ancora numerosi esemplari con alcune società negli Stati Uniti, tra le quali BNSF, CSX, Norfolk Southern e Montana Rail Link.
Locomotiva diesel EMD SD45-2 con i colori "blue and yellow" della ATSF e road-number 5655 (s/n 7391-31) costruita nel Maggio del 1972,
fotografata a Chicago nel 1976 (Locophotos.com copyright).
fotografata a Chicago nel 1976 (Locophotos.com copyright).
La 6661 è una EMD SD45-2 (s/n 7381-7 costruita l'11/1972) in servizio con Conrail fino al 1997 e poi passata alla CSX Transportation.
Nella foto è ripresa ad Enola Yard, Pennsylvania, nel 1975 (RRpicturearchives.com copyright).
Nella foto è ripresa ad Enola Yard, Pennsylvania, nel 1975 (RRpicturearchives.com copyright).
(Da sinistra) - EMD SD45-2 Seabord System (ex-SCL) #3614 (s/n 7382-8) e Montana Rail Link #301 (s/n 73773-1).
(Locophotos.com copyright)
Il modello SD45-2 Athearn Genesis.
Prodotta e presentata sul mercato già da alcuni anni (2020), la replica proposta dalla Athearn Genesis della SD45-2 fa parte della nuova produzione equipaggiata con il decoder digitale sonoro Tsunami Sounds 2^ serie. Le caratteristiche sonore sono quindi di buonissima qualità, per timbro, ampiezza e fedeltà (solo i toni delle frequenze più basse rsultano un pò compressi, come ovvio). Per quanto riguarda l'aspetto siamo in linea con le ultime ottime riproduzioni presentate, ma la fedeltà con il prototipo originale non soddisfa pienamente, con alcuni importanti dettagli assenti. Non riusciamo a comprendere questa scelta commerciale, visto che per alcune di queste parti tutti gli altri modelli offerti da Athearn per la sua linea più prestigiosa ... ne sono dotati.
La scelta fatta da PRRHO.com riguarda l'unità Conrail (in livrea ex-Erie Lackawanna) numero #6661. Questa diesel, dalla fine del 1979 ridipinta nel colore sociale CR (Blue Can Opener logo) ha servito fino all'aquisizione di Conrail da parte di CSX Transportation e Norfolk Southern alla fine del 1999 (passata nella flotta CSX con road-number 8886, diventata un modello SD40-2 in retrofit).
Con la sua livrea originale EL è perfetta per l'impiego nel progetto Conrail Early Years ambientato tra il 1976 ed il 1978 (primi anni della CR). La compagnia statale poco soddisfatta del tipo di carrello ruote che equipaggiava le locomotive (CR era abituata con le EMD con montati i carrelli Flex-coil) mise tutte e 13 le macchine in servizio con un ruolo ausiliario, inserite nei set di traino con un ruolo di spinta. Tuttavia, alcuni esemplari, come la numero CR-6661, furono impiegati abbastanza intensamente in molte parti della immensa rete Conrail, trainando treni merci locali su grandi distanze.
Prodotta e presentata sul mercato già da alcuni anni (2020), la replica proposta dalla Athearn Genesis della SD45-2 fa parte della nuova produzione equipaggiata con il decoder digitale sonoro Tsunami Sounds 2^ serie. Le caratteristiche sonore sono quindi di buonissima qualità, per timbro, ampiezza e fedeltà (solo i toni delle frequenze più basse rsultano un pò compressi, come ovvio). Per quanto riguarda l'aspetto siamo in linea con le ultime ottime riproduzioni presentate, ma la fedeltà con il prototipo originale non soddisfa pienamente, con alcuni importanti dettagli assenti. Non riusciamo a comprendere questa scelta commerciale, visto che per alcune di queste parti tutti gli altri modelli offerti da Athearn per la sua linea più prestigiosa ... ne sono dotati.
La scelta fatta da PRRHO.com riguarda l'unità Conrail (in livrea ex-Erie Lackawanna) numero #6661. Questa diesel, dalla fine del 1979 ridipinta nel colore sociale CR (Blue Can Opener logo) ha servito fino all'aquisizione di Conrail da parte di CSX Transportation e Norfolk Southern alla fine del 1999 (passata nella flotta CSX con road-number 8886, diventata un modello SD40-2 in retrofit).
Con la sua livrea originale EL è perfetta per l'impiego nel progetto Conrail Early Years ambientato tra il 1976 ed il 1978 (primi anni della CR). La compagnia statale poco soddisfatta del tipo di carrello ruote che equipaggiava le locomotive (CR era abituata con le EMD con montati i carrelli Flex-coil) mise tutte e 13 le macchine in servizio con un ruolo ausiliario, inserite nei set di traino con un ruolo di spinta. Tuttavia, alcuni esemplari, come la numero CR-6661, furono impiegati abbastanza intensamente in molte parti della immensa rete Conrail, trainando treni merci locali su grandi distanze.
Nella foto, la CR-6661 originale con la livrea "ex-EL patched" dei primi mesi di Conrail.
Poco tempo dopo, fu ripristinata la scritta "ERIE LACKAWANNA" sui due lati della carrozzeria (come il modello riprodotto da Athearn, qui sotto).
Poco tempo dopo, fu ripristinata la scritta "ERIE LACKAWANNA" sui due lati della carrozzeria (come il modello riprodotto da Athearn, qui sotto).
Tolta dalla sua classica ed elegante scatola Genesis di colore blu scuro con scritte in oro, il modello in scala HO si presenta da subito in tutta la sua imponenza mostrando anche un buon peso (la locomotiva reale era lunga quasi 21 metri ed il modello in scala 1:87 raggiunge i 24 centimetri). La verniciatura della carrozzeria è eccezionale, con tutte le decalcomanie adeguatamente applicate (sono tutte presenti le scritte, le targhette, i loghi e le "patch" dell'esemplare reale). Passando all'osservazione più ravvicinata, come già accennato, troviamo però alcune "mancanze" e la più immediata riguarda i carrelli ruote (trucks). Sono infatti assenti tutte le tubazioni dell'impianto sabbiera e cioè quei tubi che "spillano" sabbia tra ruote motrici e rotaia per evitare il pattinamento in partenza, funzione indispensabile soprattutto quando in testa a convogli pesanti. Tutti i modelli Athearn serie Genesis in scala HO che PPRHO.com ha avuto modo di visionare, testare ed utilizzare (e sono stati tanti) ne erano sempre dotati e quindi questa è una amara sorpresa. Rispetto alle vere locomotive SD45-2 risultano omessi anche altre parti e cioé (ancora) sui carrelli ruote (catene del sistema frenante sul carrello anteriore sinistro), nella parte inferiore della carrozzeria (mancano alcune tubazioni dei sistemi di raffreddamento e lubrificazione) e sui serbatoi di carburante (tubi e condotte varie da entrambe le parti). Infine, vanno sostituiti i ganci di accoppiamento (couplers) con un modello più realistico e funzionale (noi rimaniamo fedeli ai "metal whisker" della Kadee). Di ottima fattura e praticamente identiche a quelle reali sono invece le trombe acustiche (air-horne).
In conseguenza a quanto sopra descritto relativo al livello di fedeltà e presenza di dettagli, è inevitabile un cospicuo lavoro di perfezionamento per rendere la replica un pochino migliore. Nelle immagini di seguito (vedi qui sotto) si possono visionare gli interventi da noi fatti.
In conseguenza a quanto sopra descritto relativo al livello di fedeltà e presenza di dettagli, è inevitabile un cospicuo lavoro di perfezionamento per rendere la replica un pochino migliore. Nelle immagini di seguito (vedi qui sotto) si possono visionare gli interventi da noi fatti.
