Electro Motive Division MP15DC locomotiva diesel digitale DCC/Sound
Breve storia.
Le locomotive da manovra sono parte essenziale del lavoro nelle ferrovie. Nel trasporto ferroviario americano questo tipo di locomotive viene chiamato "switcher" e sono state le prime diesel presentate negli Anni Venti del secolo XX, poi già largamente diffuse dal 1936 con i modelli della Electro Motive Division (EMD) serie SC, SW e NW prodotte nello stabilimento di La Grange, Illinois. Esistono poi anche le "road-switcher", diesel leggermente più grandi e performanti che vengono utilizzate oltre che nei grandi scali ferroviari anche per lo smistamento dei carri su brevi e medie distanze.
La diesel-elettriche "switcher" EMD MP15 con configurazione delle ruote B-B è stata l'ultima serie progettata e venduta da EMD come specifica locomotiva da manovra anche se il suo suffisso MP significa "Multi-Purpose" e cioè multi-ruolo. Le MP15 derivano dalla precedente serie SW1500 dalla quale differiscono esternamente solo per pochi particolari e per un differente tipo di carrello ruote (il tipo Blomberg in luogo dei più comuni AAR Type A e Flexicoil). Equipaggiate con un motore EMD 645E a 12 cilindri che sviluppava 1.500 cavalli vapore, disponevano di una forza di trazione continua (al 75% della potenza massima) che arrivava ad oltre 48.000 libbre (circa 22.100 chilogrammi). La velocità massima di esercizio era di 65 miglia orarie (105 Km/h). Vendute in circa 470 unità, queste switcher erano disponibili con alternatore elettrico in corrente continua DC (versione MP15DC) oppure per l'uso in corrente alternata AC (modello MP15AC). Molti esemplari rimangono ad oggi in servizio presso l'intera rete ferroviaria nord-americana, ammodernati ed aggiornati.
La diesel-elettriche "switcher" EMD MP15 con configurazione delle ruote B-B è stata l'ultima serie progettata e venduta da EMD come specifica locomotiva da manovra anche se il suo suffisso MP significa "Multi-Purpose" e cioè multi-ruolo. Le MP15 derivano dalla precedente serie SW1500 dalla quale differiscono esternamente solo per pochi particolari e per un differente tipo di carrello ruote (il tipo Blomberg in luogo dei più comuni AAR Type A e Flexicoil). Equipaggiate con un motore EMD 645E a 12 cilindri che sviluppava 1.500 cavalli vapore, disponevano di una forza di trazione continua (al 75% della potenza massima) che arrivava ad oltre 48.000 libbre (circa 22.100 chilogrammi). La velocità massima di esercizio era di 65 miglia orarie (105 Km/h). Vendute in circa 470 unità, queste switcher erano disponibili con alternatore elettrico in corrente continua DC (versione MP15DC) oppure per l'uso in corrente alternata AC (modello MP15AC). Molti esemplari rimangono ad oggi in servizio presso l'intera rete ferroviaria nord-americana, ammodernati ed aggiornati.
La MP15DC #9623 di Conrail (ex-Reading 2773) fotografata a Shiremanstown Yard, Pennsylvania, nel 1988 (Conrail photo Archive copyright).
(Da sinistra) - MP15DC Union Pacific UPY #1338 (1974) e MP15DC Southern Pacific #2699 (1975).
(Da sinistra) - MP15DC Reading #2771 (1974) e MP15AC Missouri Kansas Texas #57 (1980).
MP15DC Conrail #9624 (ex-Reading #2774 costruita nel 1974) fotografata ad Harrisburgh, PA, nel 1978.
N.B. - Le immagini qui sopra sono prese dal web su siti specializzati e sono coperte da copyright.
Il modello Atlas.
Prodotta dalla fine del 2021, questa replica di EMD MP15 versione DC di Atlas fa parte della serie Master Line ed è offerta sia per la linea Gold dotata di decoder digitale DCC sonoro, sia per la lines Silver con predisposizione DCC. Il modello è ben costruito, come di consueto per la ditta americana. I difetti di progettazione e costruzione riguardano come sempre quei piccoli dettagli che vengono omessi per giustificare un prezzo di vendita alla portata di tutti. Alcuni di questi dettagli mancanti sono tuttavia importanti per i modellisti che appartengono al filone "realista" e che quindi richiedono il massimo realismo possibile. Con questa premessa vogliamo sottolineare che il lavoro di "miglioramento" del modello sarà comunque significativo nonostante l'ottima base di partenza.
Prodotta dalla fine del 2021, questa replica di EMD MP15 versione DC di Atlas fa parte della serie Master Line ed è offerta sia per la linea Gold dotata di decoder digitale DCC sonoro, sia per la lines Silver con predisposizione DCC. Il modello è ben costruito, come di consueto per la ditta americana. I difetti di progettazione e costruzione riguardano come sempre quei piccoli dettagli che vengono omessi per giustificare un prezzo di vendita alla portata di tutti. Alcuni di questi dettagli mancanti sono tuttavia importanti per i modellisti che appartengono al filone "realista" e che quindi richiedono il massimo realismo possibile. Con questa premessa vogliamo sottolineare che il lavoro di "miglioramento" del modello sarà comunque significativo nonostante l'ottima base di partenza.
Per ulteriori informazioni rimandiamo alla pagina dedicata sul sito di Atlas: Ho Master EMD MP15DC Locomotive Atlas Model Railroad (atlasrr.com).
La MP15DC PRRHO.com / AT Collection.
Nella storia Conrail, la compagnia ferroviaria americana che sta alla base del progetto in scala HO Conrail Early Years di PRRHO.com, la switcher MP15 ha avuto un ruolo marginale con solo 10 unità in versione DC utilizzate fino alla fine degli Ottanta del Ventesimo secolo. Le 10 locomotive, numerate da Conrail da 9621 a 9630, furono acquistate in leasing nel 1974 dalla precedente Reading Lines direttamente dal costruttore, al quale furono restituite al termine del periodo di noleggio nel 1989. Tuttavia, per la sua origine e per il luogo di impiego rivestirono una significativa importanza nei primi anni di attività dalla costituzione di Conrail avvenuta il 1° Aprile 1976. Le 10 macchine infatti, svolsero il loro servizio essenzialmente nel comprensorio di Allentown e Bethlehem partendo dalla loro base di Reading, cittadina della Pennsylvania ubicata in quella regione e sede della omonima compagnia poi confluita in Conrail.
Partendo dal modello RDG #2773, presentato da Atlas in una bella confezione robusta ed elegante, abbiamo dovuto svolgere un lavoro di adattamento abbastanza impegnativo per il nostro progetto in scala HO, lavoro che però alla fine si è rivelato estremamente gratificante. Le immagini qui di seguito mostrano la replica di Atlas e pongono in evidenza alcune parti che sono state modificate o sostituite e che poi hanno portato alla realizzazione dell'unità CR-9624, la MP15DC destinata al nostro roster.
Partendo dal modello RDG #2773, presentato da Atlas in una bella confezione robusta ed elegante, abbiamo dovuto svolgere un lavoro di adattamento abbastanza impegnativo per il nostro progetto in scala HO, lavoro che però alla fine si è rivelato estremamente gratificante. Le immagini qui di seguito mostrano la replica di Atlas e pongono in evidenza alcune parti che sono state modificate o sostituite e che poi hanno portato alla realizzazione dell'unità CR-9624, la MP15DC destinata al nostro roster.
(A sinistra) Il modello "out-of-box". (A destra) le trombe di segnalazione da modificare (quella reale era a singola canna).
(A sinistra) Assenza dello "speed detector", da installare. (A destra) gancio di accoppiamento non realistico da sostituire.
Funzionamento.
Nella sua versione originaria Atlas Gold dotata di decoder digitale DCC/sound la locomotiva di Atlas funziona benissimo. Il motore è fluido e silenzioso, le luci risultano essere nella normalità per queste riproduzione, mentre il decoder digitale di serie ESU Loksound restituisce fedelmente ogni suono relativo alle più importanti funzioni sonore. Il volume, purtroppo, non è sempre ottimale (e modificando i singoli CV non si raggiunge ugualmente una buona potenza). Il timbro generale quindi, risulta troppo squillante per la quasi totale assenza delle frequenze basse ed è inutile sostitire il diffusore acustico in dotazione con uno più potente perché è il decoder stesso che non restituisce quelle frequenze (non scende sotto i 200 hertz), anche agendo sulle singole impostazioni in sede di ri-programmazione.
Nella sua versione originaria Atlas Gold dotata di decoder digitale DCC/sound la locomotiva di Atlas funziona benissimo. Il motore è fluido e silenzioso, le luci risultano essere nella normalità per queste riproduzione, mentre il decoder digitale di serie ESU Loksound restituisce fedelmente ogni suono relativo alle più importanti funzioni sonore. Il volume, purtroppo, non è sempre ottimale (e modificando i singoli CV non si raggiunge ugualmente una buona potenza). Il timbro generale quindi, risulta troppo squillante per la quasi totale assenza delle frequenze basse ed è inutile sostitire il diffusore acustico in dotazione con uno più potente perché è il decoder stesso che non restituisce quelle frequenze (non scende sotto i 200 hertz), anche agendo sulle singole impostazioni in sede di ri-programmazione.
Giudizio finale.
La nostra valutazione relativa a questa replica di Atlas risulta essere in linea con tutte le altre recenti offerte del produttore americano e per non continuare a ripeterci (sono sempre le stesse le "pecche" e quindi gli interventi da eseguire per raggiungere un significativo realismo) rimandiamo alle foto del modello elaborato (nella galleria a fondo pagina) che ben testimoniano le buone possibilità comunque offerte dai modelli Atlas.
Testo, immagini ed elaborazione modelli di Angelo Toresani. La riproduzione parziale o totale dei contenuti è vietata. Tutti i diritti sono riservati. 2024